16/09/2012

16^ Commemorazione dei Sommergibilisti 16.09.2012

AMMINISTRAZIONE COMUNALE CASTELRAIMONDO
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D’ITALIA
Gruppo F.lli Carlocchia e Tullio Giorgetti – 62018 Porto Potenza

Autorità Civili, Militari, Religiose, Signori, Soci Patronesse, Socie grazie. Grazie per la vostra presenza. Grazie a voi, bambini, che con la vostra presenza date un valore aggiunto alla Cerimonia. Fate tesoro di ciò che avete visto. Portate sempre con voi il ricordo dei tanti nonni, chi in divisa chi in borghese, venuto in questa splendita località a commemorare e ricordare i loro conoscenti o amici o parenti vittime della guerra. Vedere dei solini immersi nel verde di queste meravigliose colline mi riempie di orgoglio. L’orgoglio di chi ha servito con dedizione ed amore, anche se in pace, la bella e dolce Italia e la sua bandiera. La stessa bandiera di Dino BUGLIONI e tutti quelli che, come lui, si sono sacrificati per darci un futuro degno di essere vissuto. Per questo motivo oggi siamo venuti a Castel Santa Maria. Anche quest’anno, puntuali, ricordiamo quanti hanno, se pur giovani, creduto che sacrificarsi per la Patria è puro Onore. Il passato è la garanzia dell’avvenire. Non possiamo non ricordarlo. Il Sottocapo Dino BUGLIONI. La sua storia, anche se breve, è stata intensa. Io sono nato nel febbraio del 1942 e non vissuto il conflitto, ma a parte quanto appreso a scuola, letto sui libri, riviste e ascoltate tante testimonianze da parte dei Marinai dell’A.N.M.I., mi sembra quasi di averlo vissuto questo conflitto fatto di rinunce, di stenti, di fame, di lutti, di eroismi, di stragi e di disperazioni; in fondo, così quasi come tutte le guerre. Vi si entra sempre spinti da una causa Santa e giacché “DIO E’ CON NOI” sarà presto vinta: torneranno tutti a casa indenni e avranno fatto grande e libera la nostra Nazione. Era stato detto con un comunicato: “Soldati, Marinai, Avieri! A voi la gloria di difendere il tricolore d’Italia sui territori Sacri che natura pose a confine della Patria nostra. A voi la gloria di compiere finalmente l’opera con tanto eroismo iniziata dai nostri padri”. Quanti Soldati, Marinai, Avieri tornarono a casa? Quanti purtroppo, e sono molti di più, non fecero ritorno gettando in pianto disperato madri, vedove, figli, fratelli, parenti ed amici! Tutti morti per la Patria. Chi in trincea, chi in mare, Dino BUGLIONI è tra questi, chi in cielo. I superstiti ex combattenti e reduci, non ebbero gli Onori che avevano ampiamente meritato, anzi…. Furono derisi e vilipesi a rimediare in parte sorsero, i cippi, le lapidi, i monumenti, nei quali si da atto all’immenso sacrificio degli Italiani, tutti, e ovunque aleggiò le rinato pentitissimo amor Patrio. Questo, accedeva alla fine della guerra. Oggi, nell’era moderna dove tutto è scontato, tutto è apportata di mano, tutto è dovuto e nulla dato, abbiamo dimenticato e cancellato dalla memoria tutti i patimenti che il popolo ha subito e, sopra tutto, il sacrificio di queste vittime della guerra. Degni figli di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, che resistette nelle trincee più contese, sui mari più infidi, nel cielo più impervio, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senza altro sperare che la vittoria e la grandezza della Patria. Per questo oggi siamo qui a Castel Santa Maria. Vogliamo, con tutte le Associazioni d’Arma, che la memoria risvegliata, ricordi e valorizzi come salda radice che affonda nella realtà di ieri, per consentire al tronco di oggi di mettere nuove gemme e nuovi virgulti per il domani. In questa giornata vogliamo ricordare oltre Dino BUGLIONI e i suoi compagni del Sommergibile Malachite, i tanti caduti decorati al Valor Militare alla Memoria, ma anche per i più che non ricevettero ricompense nè encomi, pur avendo assolto al Sacro dovere del cittadino soldato. VIVA L’ITALIA, VIVA LA MARINA VIVA L’A.N.M.I.